Progetto CMR, ha accolto con enorme entusiasmo l’affidamento dell’incarico di ricostruzione della casa famiglia di S.Gregorio proposto da Ania.
È passato poco più di un anno da quando suor Mirella, responsabile della casa famiglia e scuola materna fortemente dan-neggiata dal terremoto, fece un appello al Tg1 per la ricostruzione dello stabile che ospitava 30 bambini. La richiesta è stata prontamente accolta da Ania che ha dato l’incarico a Progetto CMR.
I lavori di ricostruzione, che su esplicita richiesta delle suore avrebbero dovuto riportare l’edificio alla forma architettonica precedente al sisma, hanno previsto oltre al rifacimento di tutta la muratura esterna della struttura, crollata a causa del terremoto, quello di alcuni tramezzi al piano terra e al primo piano, rispettando la planimetria di quelle che erano le strutture murarie esistenti. In questo modo i bambini riconosceranno i luoghi dove son cresciuti e dove continueranno a crescere, ritrovando dopo 12 mesi quella che era la loro casa prima del disastroso evento.
L’intervento di recupero ha dato l’occasione a Progetto CMR di rendere maggiormente confortevole la casa famiglia, pensando in particolar modo ai bambini che la abiteranno: sono state apportate infatti alcune modifiche nella gestione degli spazi interni del secondo piano occupato dalla zona notte. L’intero piano è stato infatti ridisegnato: non più un unico stanzone dove far dormire tutti i bambini ma piacevoli e accoglienti stanze da 4 posti letto ciascuna, tutte dotate di bagno interno.
Particolare attenzione è stata rivolta agli aspetti strutturali e impiantistici. L’intera struttura è stata inoltre sottoposta agli adeguamenti previsti dalle attuali normative antisismiche e antincendio.
L’ing. Marco Ferrario, Presidente di Progetto CMR, e il suo team si sono impegnati nei lavori di progettazione fin dal preliminare studio di fattibilità, mettendo a disposizione tutte le loro conoscenze anche nelle successive fasi, coordinando inoltre sia i lavori civili che impiantistici.
“È stato un vero onore poter partecipare in prima persona a un progetto di tale importanza sociale – ha detto l’ing. Marco Ferrario, – Ci siamo impegnati al massimo per restituire nel più breve tempo possibile la
casa famiglia ai suoi piccoli ospiti.
Un ringraziamento particolare va ad Ania per averci dato l’occasione di prendere parte alla ricostruzione.”