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Architects Meet in Lecce: Arch. Massimo Roj tra i relatori al talk su AI e i suoi risvolti estetici ed etici

Data 15 Ottobre 2025

Categorie News|eventi

Torna a Lecce dal 16 al 18 ottobre Architects Meet in Lecce, che giunto alla 14ª edizione sceglie per quest’anno il tema “RE-Frame. Corpi, Terre, Architetture”, ponendo al centro la necessità di ridefinire il ruolo dell’architettura. Incontri, mostre, conferenze, tavole rotonde, workshop in cui architetti, urbanisti, designer, studiosi e istituzioni si confronteranno su come “riframmentare” il nostro rapporto con lo spazio, mettendo in dialogo i tre protagonisti fondamentali: i corpi che abitano e misurano gli ambienti, le terre intese come materia viva e paesaggio, e le architetture come esempio di utopie possibili.

 

Massimo Roj tra i relatori del dibattito su AI, etica ed estetica

Venerdì 17 dalle ore 14.30 appuntamento al Convitto Palmieri per la tavola rotonda “Intelligenza artificiale: implicazioni etiche ed estetiche” in cui l’Arch. Roj si confronterà con gli altri relatori a partire dal leitmotiv della manifestazione: in un mondo in cui si è costruito anche troppo, il compito che si pone all’architettura è sempre di più di recuperare, modificare, migliorare, interpretare l’esistente.
Riformulando la cornice attraverso la quale interagiamo con la realtà che ci circonda.

 

Camera. Un dialogo tra architettura ed AI

Si parte dall’assunto essenziale che l’origine di ogni progetto, non è mai soltanto tecnica, ma nasce dall’ascolto del contesto, della natura, e soprattutto delle persone. L’architettura è un processo profondamente umano, fondato su intuizione, empatia e visione. L’intelligenza artificiale resta al servizio della creatività umana: non può sostituirla, ma diventare sua alleata. Un metodo evoluto di supporto alla progettazione; un insieme di strumenti e processi capaci di elaborare grandi quantità di dati in modo sempre più preciso ed efficiente. Dal dialogo tra intelligenza artificiale e sensibilità umana è nata Camera, una microarchitettura che è al tempo stesso rifugio e laboratorio di sperimentazione. La sua forma, ispirata a un obiettivo fotografico, non è solo un segno estetico: è una lente che cattura, amplifica e restituisce la bellezza naturale circostante. Non è solo un oggetto da guardare, ma uno strumento attraverso cui guardare il mondo. In un tempo in cui tutto è filtrato da schermi e obiettivi digitali, CAMERA ci invita a contemplare, a rallentare, a riscoprire il silenzio e la connessione con la
natura.

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